Come l’alimentazione influenza l’infertilità: dieta e prevenzione

Si definisce “infertilità” l’assenza di concepimento dopo un periodo di rapporti non protetti di 12-24 mesi. È una problematica che, al momento, interessa il 15 % delle coppie e si pensa che questo dato possa anche aumentare.

Le cause dell’infertilità

Si è soliti attribuire l’infertilità a cause legate al partner femminile ma non è sempre così. Molte ricerche attribuiscono la causa anche al partner maschile. In entrambi i casi l’eziologia può essere di tipo organico, funzionale o idiopatico.

Le indagini nella donna mirano all’individuazione di malformazioni congenite, infezioni, alterazioni dell’apparato genitale, disfunzioni ormonali, endometriosi o condizioni pelviche e uterine. Un fattore che spesso viene trascurato è l’età della donna. Già dalla nascita ogni donna possiede una riserva ovarica di circa 400 mila ovociti che con il passare degli anni va progressivamente impoverendosi per poi azzerarsi completamente con l’avvento della menopausa. Il periodo più fertile è tra i 20 e i 25 anni; subisce un calo considerevole dai 35 ai 40 anni e si abbassa ulteriormente superata la soglia dei 41 anni.

Nell’uomo, invece, le cause potrebbero essere pre-testicolari, testicolari, post-testicolari. Esempi sono le alterazioni funzionali dell’ipofisi che incidono sulla produzione del FSH, un ormone che ha lo scopo di regolare la produzione degli spermatozoi, il criptorchidismo, il varicocele. Nell’uomo, tuttavia, la diagnosi risulta più difficile perché esiste ancora tanta resistenza a sottoporsi a controlli specialistici di questo tipo.

Quando non si riesce a riconoscere una causa di tipo organico o funzionale né nel partner femminile né in quello maschile, a determinare l’infertilità possono essere fattori IDIOPATICI, ossia dei fattori non legati specificatamente ad un processo morboso e quindi ad uno stato di malattia ma semplicemente allo stile di vita.

Lo stile di vita e l’alimentazione per migliorare la fertilità

Uno stile di vita che preveda abitudini alimentari non sane, fumo di sigaretta, alcool, sedentarietà, assenza di sonno, abuso di farmaci può concorrere all’insorgenza dell’infertilità.

In particolare, una dieta ricca di zuccheri semplici, grassi saturi e trans e povera di fibre, vitamine e sali minerali sembrerebbe essere uno dei trigger più rilevanti. Come testimoniano moltissimi studi analizzati di recente, nelle donne si avrebbe a che fare con una condizione di insulino-resistenza e di sindrome dell’ovaio policistico che sono associate ad alterazioni ormonali; negli uomini si potrebbe verificare disfunzione erettile e il declino del 50-60% della conta spermatica.

Gli alimenti da evitare o comunque da introdurre con moderazione sono, quindi, merendine, snack, bevande e dolciumi vari ricchi di sciroppo di glucosio, fruttosio, saccarosio; prodotti di origine animale come wurstel, strutto, salami, o altri processati e modificati sinteticamente come la margarina.

L’abuso di alimenti di questo tipo, ad alta densità energetica, spesso comporta un aumento della adiposità viscerale e il peggioramento di parametri ematici quali colesterolo totale e LDL, trigliceridi e glicemia, che possono essere indirettamente correlati con l’infertilità. Particolare attenzione deve essere prestata anche alle bevande alcoliche e al sale, sia quello presente in alcuni alimenti sia quello aggiunto.

La prevenzione

La prevenzione passa, ancora una volta, attraverso l’adozione di uno stile alimentare mediterraneo che preveda un cospicuo consumo di frutta e verdura di stagione, cereali integrali, legumi e olio extravergine d’oliva e un moderato e vario consumo di pesce, uova, carne, latticini, frutta oleosa secca.

Questi alimenti sono in grado di fornire all’organismo carboidrati complessi, proteine, grassi mono e polinsaturi nonché fibre, vitamine, sali minerali e acqua. Rivestono, inoltre, particolare importanza vitamina A, vitamina D, vitamina C, folati, zinco, selenio, acidi grassi omega 3 per il loro ruolo protettivo nei confronti degli apparati genitali maschile e femminile.

Per tutti questi motivi, se si è in una condizione di sovrappeso o obesità oppure di normopeso ma con abitudini alimentari costantemente sbagliate è consigliabile richiedere una consulenza nutrizionale ed eventualmente seguire un percorso alimentare, tale che la possibilità di concepimento aumenti notevolmente e si possa maturare il sogno di diventare genitori.

Categoria: Nutrizione

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