Tra i sensi l’udito è probabilmente quello più trascurato. Disturbi alla vista, al tatto, al gusto o all’olfatto sono percepiti con grande tempestività e preoccupazione e trattati di conseguenza. Anche l’udito può essere oggetto di problemi di varia natura e i cosiddetti acufeni sono una realtà su cui porre l’attenzione, sia in termini di riconoscimento che di corretta gestione.
Cosa sono gli acufeni
Quando si parla di acufeni si fa riferimento a quell’esperienza di fastidiosi rumori che chi ne soffre percepisce nelle orecchie o nella testa. In realtà quei rumori non provengono né da fonti sonore esterne né da quelle interne al corpo. È quindi un fenomeno del tutto personale e anche per questo spesso di difficile diagnosi e riconoscimento.
Si parla di acufeni al plurale in quanto ne esistono diverse forme che variano tra loro specialmente per la gravità. La versione più comune non è una vera e propria patologia quanto piuttosto un disturbo che è esso stesso un sintomo di un’altra malattia.
Chi soffre di acufene riferisce di percepire fischi, fruscii, ronzii, sibili e battiti di entità, durata e tonalità che varia da persona a persona. Anche dal punto di vista prettamente eziologico gli acufeni sono un fenomeno molto particolare che può presentarsi sporadicamente (anche una sola volta nella vita) o in maniera regolare e frequente tanto da condizionare e compromettere la qualità della vita.
È un problema piuttosto comune: l’Istituto Superiore di Sanità stima che il 15% della popolazione ne soffra con una maggiore incidenza tra le persone con un’età compresa tra i 45 e i 75 anni.
Cosa può provocare l’acufene?
Data anche l’ampia varietà dei sintomi con cui gli acufeni si manifestano non è stata ancora individuata un’unica causa scatenante di questo disturbo. Di certo c’è che è una condiziona rara nei bambini e che nei più piccoli può essere la conseguenza dell’esposizione a rumori molto forti responsabili di danneggiare l’udito.
Negli adulti e negli anziani, invece, la causa sarebbe da individuare nella capacità di trasmissione e decodifica del segnale acustico dall’orecchio al cervello. Ma anche in questo caso non è chiaro perché questo avvenga. Le patologie sottostanti di cui l’acufene è spesso un sintomo sono per lo più le malattie all’apparato circolatorio.
Tra i probabili fattori che possono provocare un acufene ci sono l’accumulo di cerume, l’infezione dell’orecchio medio, la perforazione del timpano, l’otite, la fisiologica perdita d’udito legata all’età (presbiacusia) o i danni all’orecchio interno provocati dall’esposizione a rumori estremamente forti come quelli delle cuffie a volume elevato, dei concetti o di alcuni strumenti di lavoro. Anche il forte stress, così come alcune particolari sindromi, possono portare allo sviluppo di un acufene.
In alcuni rari casi ci sono dei farmaci che causano acufeni, come gli antibiotici, i FANS, i diuretici, i farmaci chemioterapici e dosi eccessive di aspirina.
Come si curano gli acufeni? Il ruolo della fisioterapia
Va subito precisato che non esiste una cura risolutiva e definitiva per gli acufeni, anche perché non sono chiare le cause. Esistono però tutta una serie di rimedi che consentono di ridurre l’entità del disturbo, alleviarlo e offrire sollievo a chi ne soffre.
Oltre ai trattamenti che si concentrano sul miglioramento dell’udito, un valido e prezioso aiuto arriva anche dalla fisioterapia. Grazie alle tecniche fisioterapiche, infatti, è possibile intervenire sulle contratture cervicali che spesso sono alla base del disturbo che provoca gli acufeni. Le ricerche e gli studi più recenti suggeriscono come i fattori che causano gli acufeni siano da individuare più nei disturbi del collo e della testa che in quelli dell’orecchio. Anche perché esiste un profondo legame neurofisiologico tra i muscoli cervicali e le funzioni uditive, tanto che gli acufeni sono più frequenti in quei pazienti che hanno, tra gli altri, dei disturbi cervicali.
La terapia manuale si rivela in questo senso uno straordinario aiuto anche in relazione all’assenza di controindicazioni. La fisioterapia, infatti, consente non solo di trattare e risolvere i fastidi e i disordini a carico dell’apparato muscolo-scheletrico, ma anche di migliorare lo stato di benessere generale. A differenza delle terapie farmacologiche (per quanto non esistano farmaci per la cura dell’acufene) che possono provocare controindicazioni ed effetti collaterali, la corretta fisioterapia assicura un contributo importante per alleviare e in molti casi risolvere il disturbo dell’acufene e rivelarsi utile anche per individuare ed escludere altre patologie sottostanti.
Soffri di acufene o conosci persone che da anni cercano, invano, soluzioni e palliativi a questo disturbo? Contatta il nostro studio per fissare un appuntamento e scoprire efficaci possibilità per migliorare la salute del tuo orecchio e la qualità della tua vita.