La sindrome del tunnel cubitale

La sindrome del tunnel cubitale: cos’è e come si cura

Per comprendere cos’è e come si manifesta la sindrome del tunnel cubitale è necessario spiegare brevemente l’anatomia del nervo ulnare. Questa condizione, infatti, è determinata da una compressione di questo nervo che si trova nella zona del gomito. Il nervo ulnare è un nervo sensoriale e motorio che decorre nella zona del gomito all’interno di una cavità ossea (doccia epitrocleo-olecranica) che si trova tra l’omero e l’olecrano dell’urna.

Tra le particolarità di questo nervo c’è la sua collocazione superficiale in quanto è separato dalla cute solamente dal legamento epitrocleare, un legamento fibroso teso tra le due ossa. Proprio la sua posizione rende il nervo a maggior rischio di traumi; questi eventi sono alla base della compressione del nervo responsabile della sindrome del tunnel cubitale.

Questa condizione, seconda solamente alla più nota sindrome del tunnel carpale, colpisce prevalentemente i soggetti di sesso maschile e in modo particolare coloro che svolgono attività sportive o lavorative che determinano la ripetuta flessione del gomito. Negli uomini si manifesta prevalentemente dopo i 50 anni, mentre nelle donne dopo i 60 anni e si stima che ogni ano vi siano tra i 20 e i 30 nuovi casi ogni 100000 pazienti.

Cause e sintomi

La compressione del nervo ulnare responsabile della sindrome del tunnel cubitale provoca dolore nella zona del gomito (nelle forme più gravi si diffonde anche nella zona dell’avambraccio, del polso e delle dita della mano) che tende a peggiorare con il movimento. Parallelamente si ha un formicolio nella zona del gomito, una riduzione della sensibilità e un deficit di forza e massa muscolare che causano una limitazione nello svolgimento delle normali attività quotidiane e lavorative.

All’origine della sindrome del tunnel cubitale ci sono, come anticipato, i traumi che possono interessare questa zona superficiale. Si può sviluppare anche a causa di una lassità del nervo o della fascia fibrosa in cui è contenuto o per un sovraccarico funzionale del gomito, tipica in alcune attività sportive e lavorative che richiedono una continua flessione ed estensione del gomito.

Come guarire dalla sindrome del tunnel cubitale

La diagnosi, che è fondamentale venga eseguita in maniera tempestiva per evitare il ricorso all’intervento chirurgico, si basa prevalentemente sull’elettromiografia, un esame che studia e valuta la conducibilità del nervo. Una volta confermata la presenza della condizione si prevede il ricorso a un trattamento conservativo che vede nella fisioterapia la sua migliore espressione. Questo perché la fisioterapia consente sia di ridurre il dolore e l’infiammazione mediante mezzi fisici quali la tecarterapia, gli ultrasuoni, la laserterapia e i neuromodlatori ma anche di prevenire l’insorgenza della sindrome del tunnel cubitale educando il paziente nell’evitare comportamenti a rischio e nell’adottare accorgimenti capaci di limitare il rischio di subire traumi nella zona del nervo.

Si ricorre all’intervento chirurgico, invece, solamente nei casi in cui c’è un rischio di danno permanente e si procede con la rimozione dell’elemento che comprime il nervo e, se necessario, a una trasposizione. In un periodo di tempo estremamente variabile, tra i 3 e i 10 mesi, si ha un recupero della funzionalità e della forza della mano. La fisioterapia diventa indispensabile anche dopo l’intervento chirurgico sia per limitare l’insorgenza di cicatrici e aderenze connettivali sia per contribuire al recupero della forza e della motilità della mano.

In presenza di dolori e disturbi non attendere che passino “da soli” o non affidarti esclusivamente ai farmaci antidolorifici. Richiedi una visita presso il nostro Centro sia per ottenere l’assistenza di cui hai bisogno che per conoscere quali accorgimenti puoi adottare, nello specifico della tua vita professionale e sportiva, per prevenire traumi e disturbi di qualsiasi tipo.

Categoria: Fisioterapia e Riabilitazione

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