Il termine non deve trarre in confusione: il nervo vago non è la denominazione di una patologia, ma il nome vero e proprio di un nervo, precisamente del decimo nervo encefalico, ovvero quello presente nel cranio. È il nervo più lungo di tutto il sistema nervoso e svolge diverse funzioni sia del sistema parasimpatico (quello che si occupa di ripristinare l’equilibrio dopo una situazione di emergenza) e simpatico (quello che attiva gli organi per intervenire in situazioni di emergenza).
È quindi evidente che si tratta di un elemento fondamentale dell’organismo che può andare incontro a disturbi e infiammazioni che determinano vari disturbi e conseguenze. Conosciamo quali sono i principali, come si manifestano e, soprattutto, come gestirli correttamente.
Caratteristiche e funzioni del nervo vago
Il nervo vago sorge nel midollo allungato e permette la comunicazione tra la parte posteriore della base del cranio e quella anteriore laterale. Le fibre del nervo vago si rivelano fondamentali per l’innervazione di diverse zone dell’organismo, tra cui: il collo, il palato, la faringe, la laringe, gli ili polmonari, l’esofago, il cuore, il diaframma, il plesso gastrico e quello renale, surrenale ed epatico.
Com’è facile intuire sono tantissime le funzioni di cui è responsabile, direttamente o indirettamente, il nervo vago. Tra le principali ricordiamo:
- riduzione della frequenza cardiaca;
- favorire la digestione;
- vasodilatazione dei vasi arteriosi;
- raccogliere informazioni sensitive dalla cute, dal padiglione auricolare e delle mucose di faringe e laringe;
- inviare informazioni gustative;
- controllo di versi muscoli.
Quali disturbi dà l’infiammazione del nervo vago
Si parla di crisi vagale e sindrome vagale per tutti quei disturbi che interessano il nervo vago e che, per quanto solitamente non molto gravi, possono risultare particolarmente fastidiosi e con conseguenze potenzialmente anche molto gravi.
L’infiammazione del nervo vago può verificarsi a causa di forti tensioni, eventi stressanti e stati d’ansia, ma anche a seguito di disturbi alimentari e fenomeni di artrosi cervicale.
Gli effetti tipici dell’infiammazione del nervo vago sono la nausea, il vomito, il senso di vertigini, il mal di testa, l’acidità di stomaco, la tachicardia, un’eccessiva sudorazione e uno stato di pallore. Si tratta complessivamente di sintomi abbastanza comuni e riconducibili a diverse condizioni e patologie, motivo per cui la diagnosi spesso non è semplice né immediata. La conferma diagnostica avviene a seguito di un profondo esame clinico basato sulla storia clinica del paziente e utilizzando, laddove necessario, una TAC e una risonanza magnetica come esami strumentali.
Inoltre l’infiammazione del nervo vago può portare a senso di svenimento e vertigini, disturbi alla vista, difficoltà respiratorie, problemi di digestione, insonnia, stipsi, disturbi al tratto urinario, difficoltà nella concentrazione, riduzione dell’umore, irregolarità nel ciclo mestruale, riduzione del desiderio sessuale e minore capacità di adattarsi ai cambiamenti.
Trattamento e rimedi
Molto spesso la gestione dell’infiammazione del nervo vago prevede l’utilizzo di farmaci antinfiammatori. Questi possono dare un buon risultato ma per essere efficaci necessitano che ci sia un buon tono del nervo. Laddove questo fosse basso, invece, i farmaci non hanno efficacia e oltretutto la terapia farmacologica agisce sui sintomi e non sulle cause che hanno determinato l’infiammazione,
Anche alla luce di quanto appena evidenziato si rivela fondamentale l’approccio fisioterapico tramite la terapia manuale. La stimolazione del nervo vago, infatti, consente di ridurre l’infiammazione, diminuire la frequenza cardiaca, agire sulla respirazione (che ha un importante controllo del nervo vago) e rilassare sia la componente fisica che quella mentale del paziente. La terapia manuale, quindi, supportata dalle terapie fisiche specifiche, si rivela preziosa alleata per lo smaltimento dei sintomi e il recupero delle funzionalità del nervo vago. Inoltre la fisioterapia interviene su tutte quelle alterazioni posturali che possono determinare la compressione tanto dei nervi quanto dei vasi sanguigni.
L’approccio migliore per la risoluzione dei disturbi che interessano il nervo vago è quello multidisciplinare. Oltre alle terapie fisioterapiche sono da considerare tutti i benefici ottenibili grazie a una dieta equilibrata e corretta, una riduzione dello stress e degli eventi responsabili di ansia e disturbi dell’umore, così come il seguire una serie di accorgimenti capaci di migliorare lo stile di vita.
Presso il Centro Salute Neri sono attivi, tra gli altri, i servizi di fisioterapia e nutrizione, grazie ai quali ricevere un’assistenza e un supporto completo sulla propria persona finalizzato non alla risoluzione di un singolo problema o disturbo ma al raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico elevato. Richiedi ora un appuntamento: possiamo aiutarti non a stare meglio, ma a stare bene!